
Tao Shiatsu
Associazione culturale
MEDICINA
CINESE

Alimentazione nel contesto della Medicina Cinese Classica
introduzione
La dietetica, come strumento terapeutico, è già citata nel cap.12 del SW, in cui le cinque tecniche terapeutiche fondamentali vengono attribuite alle popolazioni che abitano le cinque zone in cui è divisa la Cina, il centro ed le 4 direzioni cardinali, in accordo alla teoria dei cinque movimenti; ed è citata assieme alla farmacopea. Anzi, il suo uso viene raccomandato in prima istanza, in ogni caso; solo se si rivela inadeguato, allora diventa opportuno l’uso dei rimedi, per il tempo strettamente necessario, nelle dosi minime, cercando di limitare gli effetti collaterali. Appena possibile l’uso della farmacopea va abbandonato per continuare con l’alimentazione mirata, sino al completo ripristino dell’equilibrio energetico e della piena funzionalità e trofismo di tutte le strutture del corpo. Inoltre un’alimentazione adeguata dovrebbe sempre accompagnare qualunque altro tipo di terapia energetica messo in atto; siamo quello che mangiamo, ma funzioniamo, agiamo e pensiamo anche in base a quello che mangiamo. Da sempre i cinesi non hanno fatto distinzioni tra alimenti e rimedi, vengono catalogati allo stesso modo, godono delle medesime proprietà, anche se in grado diverso. Ciò che li distingue è l’efficacia, la potenza dell’azione, che varia con gradualità da quei cibi che possiedono un’azione terapeutica estremamente modesta, che possono essere consumati in grandi quantità e quotidianamente, senza alcuna preoccupazione, fino a quei rimedi che all’opposto sono potentissimi e che vanno quindi usati in dosi minime, per breve tempo e con estrema cautela.Questi sono i due estremi di un continuum all’interno del quale l’efficacia varia con estrema gradualità, rendendo impossibile distinguere un cibo molto efficace da un rimedio poco efficace; di fatto questa distinzione è puramente formale, di linguaggio, e frequentemente alcuni cibi, in certe situazioni sono usati come rimedi e viceversa. Visto che possiamo non assumere rimedi, ma non possiamo non mangiare, un’alimentazione corretta ci consentirà di non danneggiare la nostra salute, o di porre rimedio ad eventuali problemi, senza fare nulla più di ciò che dobbiamo comunque fare, facendolo solo in modo diverso. Resta comunque fondamentale che il cibo sia appetibile e soddisfi il nostro gusto; anzi i cinesi ribaltano la situazione dicendo che dobbiamo mangiare quello che piace, ma che giovi anche alla salute. L’azione di un cibo, consiste nell’interferire, in modo più o meno potente, nelle dinamiche interne dell’organismo, alterandole nella direzione di un riequilibrio complessivo, che comporti la risoluzione dei problemi precedenti e il raggiungimento di un nuovo stato di benessere. Ecco allora l’opportunità di capire l’azione dei singoli cibi e delle loro combinazioni in un piatto e quindi dell’associazione di più piatti in un menù, per poter effettuare delle scelte che comportino una gratificazione del gusto e al tempo stesso una via per ottenere un miglior equilibrio vitale. Il pensiero cinese nei confronti dell’alimentazione può essere riassunto così: “Cibi e bevande sono per il piacere del gusto ed il mantenimento della vita, ma se non si mantiene un ordine (criterio) corretto possono essere nocivi” Il cibo solitamente viene assunto ai pasti; si raccomanda di non mangiucchiare più o meno in continuazione, né di fare pasti piccoli e frequenti, a meno che questo sia richiesto dal proprio stato di salute; occorre consentire allo stomaco di svuotarsi e riposare un poco prima di riempirlo nuovamente.Un pasto sarà composto poi di alimenti che nutrono, consumati in quantità moderata, senza pretendere che siano loro a dare sazietà; di alimenti che tonificano e completano l’apporto nutrizionale del pasto, consumati in quantità ancora più moderata; alimenti che forniscano il senso di sazietà, oltre a contribuire all’apporto nutrizionale.Poi sarà con la combinazione di diversi alimenti e con la cottura, che si trasformano questi cibi in mille piatti.
ella storia millenaria della medicina cinese, così come vi sono molte scuole di agopuntura che si sono succedute nel tempo, ma anche intrecciando via via i propri insegnamenti, così vi sono varie scuole di alimentazione e vari modi di classificare gli alimenti. Il più antico, e costantemente aggiornato durante tutta la storia della Cina, è quello secondo il Ben Cao, che non è un testo di alimentazione ma di farmacopea, che ovviamente si occupa anche di cibi oltre che di rimedi. Gli aspetti fondamentali della sua classificazione sono:
Il grado: superiore, medicina preventiva – intermedio, per restaurare la salute compromessa - inferiore, trattamento dei disturbi e malattie.
La temperatura: riscaldante, attiva lo Yang – rinfrescante, attiva lo Yin.
Il sapore: che viene distinto nei 5 sapori noti a tutti, di cui descrive le azioni. Questo, assieme alla natura, costituisce uno degli aspetti più importanti di un cibo. Il luogo in cui è cresciuto, contribuisce a determinare alcuni aspetti del cibo.
I componenti base di una ricetta, quindi anche di un piatto: Principale, il componente di base – Associato, che assiste ed aiuta il principale – Assistente, che armonizza tra di loro i componenti – Ambasciatore, che determina o corregge la direzionalità della ricetta. Questi due modelli di base sono poi stati ripresi e diversamente articolati sino alla fine della dinastia Ming. Contemporaneamente un’altra scuola vedeva i cibi, e i rimedi, classificati in modo diverso, ma non contrastante, secondo cioè i 3 livelli del Qi: Yuan Qi: gasteropodi marini e bivalvi, semi, noci (semi oleosi in guscio) Yuan Qi >>Ying Qi: cereali, legumi, pesci, cefalopodi marini Ying Qi: vegetali e carni di animali terrestri Wei Qi: uova, latte e latticini, fruttae di ogni categoria vengono descritte le varie caratteristiche e proprietà. Tutto questo consente di acquisire le informazioni necessarie a poter valutare da soli le caratteristiche principali di un alimento non trattato in precedenza, o di ricostruire quelle di un cibo di cui non si ricordi più molto. La cottura, come anticipato prima, è un momento fondamentale nella preparazione di un cibo per la tavola; ne modifica e determina anche molte proprietà.
La digestione è un aspetto imprescindibile dell’alimentazione, poiché ciò che ci nutre non è ciò che mangiamo, ma quello che digeriamo e assimiliamo. La digestione inizia con la masticazione, prosegue nello stomaco, il cui Yang degrada e digerisce gli alimenti; è come una cottura, in cui il fuoco, lo Yang dello stomaco, non deve essere eccessivo altrimenti invece di cuocere brucia, ma neanche scarso altrimenti il cibo resta crudo, non ben digerito.Quindi si passa alla milza, che assorbe i nutrienti liberati dallo stomaco, e li distribuisce ove servono. Se questa funzione viene meno, ecco le stasi di cibo, che si manifestano con flatulenze, borborigmi, dolori addominali, gonfiore addominale.A questo segue l’evacuazione, ad opera dell’intestino crasso, che è l’ultima fase della digestione.
PANORAMA GENERALE DEGLIALIMENTI
cereali
Costituiscono la base dell’alimentazione e sono importanti perché nutrono, sia la forma che l’energia; non a caso sono nella quasi totalità di sapore dolce e di natura vicino alla neutra. Sono presenti in ogni pasto e ne rappresentano la struttura portante, che sarà poi arricchita da carni e frutta in piccola quantità, e completata dalla verdura, a cui è affidato il compito di dare il senso di sazietà a fine pasto. Fra tutti il più equilibrato è il riso, che i cinesi chiamano riso duro per distinguerlo da altri tipi di riso, che oltre a poter sostituire da solo un pasto completo è prezioso per il buon funzionamento del sistema digestivo (M/ST) e quindi di tutto l’organismo (grazie alla loro produzione e diffusione di Qi e Jing del C.P.). Un antico detto cinese recita: “un buon pranzo senza riso è come una splendida donna senza un occhio”. Devono essere cotti per poter essere digeriti, sopportano anche cotture lunghe che li rendono estremamente digeribili ma ne esauriscono il Jing; questo comunque è limitato anche in quelli appena cotti a causa della raffinazione che li priva del germe e della buccia nei quali è contenuto in modo quasi esclusivo. cereali integrali Sono decisamente più ricchi di Jing di quelli brillati e complessivamente più ricchi di nutrienti, ma altrettanto più difficili da digerire; con questo si intende che impegnano molto il Qi, e soprattutto lo Yang, della Milza, che devono essere vigorosi per portare a termine con successo il compito. Per questo motivo la cottura deve essere completa e se ne deve sconsigliare il consumo ogni volta che non si sia sicuri di avere un Qi di Milza fiorente; va evitato per tutte quella categorie di persone in cui è debole, ad es. anziani, bambini, convalescenti. E’ raccomandabile invece ad adolescenti ed adulti, che sono nel pieno rigoglio delle loro forze e necessitano di un’alimentazione che li sostenga e ne favorisca la crescita e lo sviluppo. Ovviamente i prodotti realizzati con l’uso di farine risultano più digeribili del consumo del chicco intero, non solo per i cereali integrali ma anche per quelli brillati, soprattutto se questi prodotti sono ben cotti e senza l’eccessiva umidità che residua dall’acqua di impasto a seguito di una cottura inadeguata. La crusca è molto fredda ed ancor più difficile da digerire del chicco intero, per cui se ne sconsiglia il consumo; viene invece usata sotto forma di decotto per raffreddare il Calore, soprattutto quello che agita la mente e quello che si manifesta con stipsi. Va ovviamente evitata in tutte le stipsi da Freddo o da Deficit. Un discorso a parte meritano le farine integrali; di questo nome dovrebbero fregiarsi solo quelle ottenute dalla macinazione del chicco a cui poi viene tolta la crusca più grossa, derivante dal tegumento più esterno del chicco che è quello inerte dan un punto di vista nutrizionale. L’uso di farine bianche a cui si sia in seguito aggiunta della crusca dà prodotti di più difficile digestione senza apportare né miglior nutrimento né Jing. Anche il metodo di molitura ha la sua importanza; infatti quello con macine di pietra, il più antico, spalma il germe sul tegumento interno (che macinato costituisce il cruschello) che non viene eliminato dalla setacciatura finale, preservando così tutto il Jing.
legumi
I cinesi non fanno alcuna distinzione tra legumi e cereali, di cui condividono quindi le proprietà generali; sarebbe bene associare sempre al consumo dei cereali anche quello dei legumi, se non nello stesso pasto almeno nella stessa giornata. I legumi solitamente vengono consumati a chicco intero; anche quando se ne tolga la buccia si conserva comunque il germe. Risultano così equiparabili ai cereali integrali per quanto riguarda il Jing ed il valore nutritivo e a quelli brillati per quanto riguarda la digeribilità. I cinesi fanno largo consumo di legumi come soia gialla, soia nera, soia verde (mungo), soia rossa (azuki), fagiolini, meno di piselli e fagioli; non conoscono ceci e lenticchie, di cui quindi non sono note le attività. Vengono cucinati anche come farina e mangiati come germogli.
carni
Sono considerate tonificanti e quindi costituiscono un complemento del pasto, importante ma un complemento, e come tale vanno consumate con moderazione. Non è possibile dare caratteristiche comuni oltre alla precedente, in quanto ogni tipo di carne ha il suo sapore (a volte più di uno) e la sua natura; non viene tenuta in alcun conto la distinzione tra carni bianche e rosse, tanto popolare presso di noi. Si raccomanda di mangiarla poco e spesso, evitando gli eccessi che si rivelano dannosi, soprattutto a lungo termine; in particolare vanno evitati gli eccessi di quelle che, come il maiale, possono produrre Umidità e di quelle calde, come il pollo, che facilmente danno luogo a Calore interno. La scelta della qualità e quantità di carne da mangiare va fatta sulla base della costituzione della persona, del suo stato di salute, della stagione, e così via. Anche la cottura deve adeguarsi alla stagione ed alla natura della carne; evitare di grigliare quella calda, a maggior ragione d’estate; i lessi e gli umidi sono meno caldi, ma più pesanti da digerire, attivano lo Yang di Milza e finiscono con il riscaldare il corpo, si usano per lo più in inverno; al contrario una breve grigliatura di una carne fresca può risultare opportuna d’estate. Particolarmente tonificante è il brodo della carne, sia nei confronti del Qi che dello Xue, molto usato anche per la sua facile digeribilità; il brodo di ossa, ottenuto dalla bollitura prolungata (alcune ore) di ossa anche di animali diversi, è rinomato per la sua capacità di tonificare Qi e Xue, molto usato nelle convalescenze e nei deperimenti organici.
pesci
Anche questi sono carni e condividono le proprietà tonificanti di quelle animali; anche in questo caso non viene quasi presa in considerazione la distinzione tra pesce azzurro e bianco diffusa tra di noi. La loro caratteristica è di essere spesso neutri o freschi, consentendo di tonificare senza scaldare; sono facilmente digeribili al contrario della maggior parte delle carni animali; devono essere consumati freschi, appena morti, e vanno cotti brevemente (a volte alcuni vengono anche consumati crudi), risultano così molto ricchi di Jing. Quelli freddi devono essere consumati con accortezza, senza eccedere, magari cucinati con aggiunta di erbe o spezie tiepide, che ne moderino la natura. Meritano un cenno particolare i gamberetti, di natura tiepida ed altamente tonificanti. Presso i cinesi è molto diffuso il consumo dei pesci d’acqua dolce, che sono molto apprezzati; la carpa è il pesce per eccellenza, il suo consumo regolare è considerato un toccasana per prevenire qualunque Deficit.
uova
Sono ovviamente molto ricche di Jing, soprattutto se consumate appena deposte e crude; la cottura lo danneggia sensibilmente, tanto più quanto più è lunga e riscaldante. Quello di gallina è dolce e neutro tendente al fresco, molto tonificante, nutre anche lo Yin e lo Xue; hanno proprietà leggermente diverse l’uovo intero, il tuorlo e l’albume (tutti ne conosciamo le proprietà di raffreddare il calore applicato per via esterna, nelle scottature, anche solari).
erbe aromatiche
Hanno tutte la comune proprietà di essere per l’appunto aromatiche e quindi di “svegliare la Milza”. Sono preziose per stimolare l’appetito mentre si sta mangiando, rendendo appetibile ogni boccone, e stimolare la digestione del cibo, preparando la Milza e lo Stomaco ad accoglierlo ed elaborarlo. L’aromatico è un sapore di qualità molto Yang, vicino all’odore, quindi tende ad agire più sul Qi che sulla forma e ad orientare in questo senso anche le attività dei cibi a cui si accompagna; risulta così avere un effetto dinamizzante, di attivazione e di messa in movimento in generale. Ogni erba aromatica ha poi le proprie personali qualità, come ogni altro cibo o rimedio; è così possibile scegliere per ogni piato quella che serve a renderlo più equilibrato o, al contrario, a orientarlo maggiormente in una certa direzione per equilibrare l’effetto di un altro piatto o per orientare il pasto in modo tale da renderlo una prima forma di cura per qualche disturbo in atto. Solitamente la loro potenza d’azione è elevata, per cui si usano in quantità piccole o molto piccole.
formaggi
I cinesi non consumano quasi né latte vaccino né i formaggi derivati, li considerano troppo indigesti e come tali capaci di bloccare la Milza e di danneggiala a lungo andare. Fanno invece parte della nostra tradizione alimentare e non possiamo quindi accogliere il rifiuto totale dei cinesi. Vanno comunque consumati con cautela, consapevoli dell’azione che possono avere sull’organismo. Si passano rapidamente in rassegna i vari tipi di latte e latticini diffusi nel nostro paese, con considerazioni che non trovano riscontro nei testi classici, i quali considerano invece latte e formaggio di soia.
Latte vaccino– è dolce, di natura neutra, povero di Jing, quindi un buon alimento come i cereali; però presenta un’azione particolare, comune a tutti i tipi di latte e loro derivati: umidificano molto producendo liquidi; questa azione è preziosa in caso di secchezza (ad esempio per lubrificare gli intestini), ma diventa pericolosa se lo Yang di Milza non è abbastanza vigoroso da riuscire a far muovere e diffondere i liquidi prodotti; in questo caso si verrebbe a formare molta umidità, che ben presto evolve in Tan sostanziali, che si manifestano come depositi e ristagni di Yin non vitale (quelli che costituiscono l’inestetico sovrappeso). Occorre quindi adeguarne il consumo alle proprie condizioni, sfruttandolo come strumento di riequilibrio ed evitando i suoi pericoli. Anche in Cina è molto usato come rimedio, soprattutto in condizioni di Secchezza da Calore che consuma i liquidi, con pelle secca, feci secche, tosse secca, e simili.
Latte ovino – è dolce, acido, di natura tiepida; ha la stessa attività di quello vaccino, ma grazie alla sua natura più dinamica (si ricordi che la natura esprime la capacità di attivare lo Yin o lo Yang, non una qualità termica), muove maggiormente i liquidi prodotti, originando meno ristagni, meno umidità, meno massificazioni.
Yogurt – conserva le stesse proprietà del latte di partenza, a cui aggiunge un notevole contenuto di Jing.
Burro – è considerato rinfrescante, tonifica i 5 Zang e gli intestini; da queste brevi note appare considerato più come un rimedio che come cibo.
Formaggi – sono molto poveri di Jing ed ereditano le proprietà del latte di cui sono fatti, esaltandone però la capacità di originare Ristagni e Tan, in modo diverso in funzione della lavorazione e della stagionatura. Un formaggio a pasta cotta, grazie all’azione del riscaldamento e dell’asciugatura, darà meno facilmente luogo alla formazione di umidità e catarri di uno a pasta cruda; analogamente si comporta un formaggio vecchio e ben asciugato rispetto a uno fresco e pieno di liquidi. Anzi quelli del primo tipo possono anche risultare meno umidificanti del latte di partenza.
verdura
Costituisce la componente principale del pasto, deputata ad “effettuare il riempimento”, ma non solo; solitamente costituisce l’apporto principale di Jing. Inoltre vi sono verdure dei più svariati sapori, così che con esse è possibile equilibrare ogni piatto ed ogni pasto. I cinesi la mangiano solo cotta, in tutti i modi usuali da noi e secondo le modalità di cottura prima descritte; la preparazione che più si avvicina al crudo è saltare in padella: il tagliarla in piccoli pezzi la rende più calda (meno fredda) come natura e ne consente una più rapida cottura, la cottura rapidissima ad elevata temperatura la rende più digeribile (meno fredda) e ne preserva il Jing (quanto più resta croccante e conserva il suo colore e la brillantezza della tinta). verdura cruda I cinesi non consumano verdura cruda, la reputano troppo fredda e tale da danneggiare lo Yang della Milza, un po’ come nel caso dei formaggi. La nostra tradizione alimentare, soprattutto nelle campagne, ne fa abituale consumo, quindi non ha senso proscriverla; sarà invece opportuno consumarla consapevoli delle azioni che esercita sull’organismo, così da utilizzarla nel modo giusto al momento giusto, per il piacere del palato e per il mantenimento (o il recupero) dell’equilibrio energetico; in generale infatti producono liquidi corporei, rinfrescano e nutrono il Sangue. Vi sono verdure di ogni sapore, anche se per la maggior parte sono dolci, ma la loro natura è tutta tra il fresco ed il freddo; il fatto di consumarle crude la sposta ulteriormente verso il freddo. Il loro consumo va quindi riservato a persone in buona salute, con uno Yang di Milza vigoroso, altrimenti può portare al ristagno di Umidità con formazione di Tan; è raccomandabile per rinfrescare il Calore allo Stomaco (che dà anche molto appetito, di cibi tonificanti, che scaldano, e così via; le verdure saziano rinfrescando). Vanno consumate soprattutto in estate e quasi evitate in inverno, sempre valutando secondo la costituzione individuale. In ogni caso è opportuno tagliarle a piccoli pezzi e masticarle bene, il che le rende meno fredde e quindi più facilmente digeribili. Non è facile capire questo ostracismo verso le verdure crude, come quello verso i formaggi; sono sicuramente di digestione impegnativa, ma normalmente sono ben tollerate da chi ha una buona digestione, anche in quantità consistenti, soprattutto nella stagione calda; andrebbero comunque limitate in quella fredda. Può darsi che sia stato motivato anche da considerazioni igieniche, in quanto facilmente la verdura cruda, se non ben lavata con acqua potabile, può essere veicolo di parassiti e microrganismi dannosi, che attaccano soprattutto il tubo intestinale.In ogni caso la cottura a vapore o saltata nel wok ne migliora la digeribilità e l’assimilabilità, riducendone di poco il Jing [alterando di poco il contenuto di vitamine e per nulla quello di sali minerali]
frutta
Condivide le stesse proprietà della verdura, ma in modo diverso: per la maggior parte è dolce e acida, ma di natura varia; quindi è meno fredda della verdura e più facilmente digeribile, impegna meno lo Yang della Milza, risultando adatta al consumo in tutte le stagioni e ad ogni età, fatto sempre salva l’importanza della situazione individuale. Produce liquidi organici e nutre lo Yin, con il risultato di calmare la sete, umidificare, stimolare la diuresi. Ne va comunque evitato un consumo eccessivo, che potrebbe portare al ristagno dei liquidi prodotti in eccesso, che facilmente evolve in Umidità e Tan.
olio
Tutti i tipi di olio sono in generale di sapore dolce, e di natura varia, come gli altri grassi alimentari. E’ un ottimo alimento consumato crudo, paragonabile ai cereali per la sua funzione di nutrimento di base, nutre e tonifica; la scelta di un olio di natura opportuna da utilizzare nella preparazione di un piatto consente di equilibrarne la natura potenziandone il valore nutritivo. In Cina è sconosciuto l’ulivo, e quindi sia le olive che il loro olio; sono correntemente usati l’olio di soia e quello di arachidi, quello di sesamo è il più pregiato e viene usato solo a crudo.Nella frittura l’olio, come anche i grassi alimentari, sprigiona molta Umidità (fa parte della Terra) assieme a Calore tossico; è raccomandabile l’impiego di oli di natura più fredda possibile, anche in quanto il freddo garantisce stabilità e inerzia. Due fette di zenzero fresco nell’olio di frittura riducono sensibilmente il Calore-Umidità prodotto. Si riporta una breve tabelle con le caratteristiche salienti che contraddistinguono i vari oli:arachidi sesamo oliva (e mais) soia girasoledolce per tutti + acido + piccante +insipidonatura: fredda neutro/fresca neutra calda calda
zucchero e dolci
Lo zucchero raffinato è completamente privo di Jing, di sapore dolce eccessivo o tossico, tian, ed inoltre è di natura fredda; questo esalta l’azione di umidificazione del dolce con una produzione eccessiva di liquidi che, in assenza di un adeguato Yang che li muova, danno luogo a Umidità (che spesso si manifesta come grasso corporeo e obesità) che si diffonde in tutto il corpo; la Milza si impegna nella sua eliminazione, attivando potentemente il suo Yang; ma solitamente non vi riesce, portando così a un Deficit del Qi di Milza ed alla formazione di Calore; ecco come origina sovrappeso unito a Deficit della Milza e Calore-Umidità, che facilmente si trasforma in Tan. Può quindi risultare facilmente apportatore di turbe anche in una persona in buona salute, in particolare intasando la Milza che non riesce a metabolizzare e mobilizzare tutti i liquidi prodotti. Diventa invece prezioso usato come rimedio, e non come alimento, in tutte le situazioni di secchezza e di Deficit degli JinYe; non va neppure dimenticata la sua azione come tonico dello Xue e del Qi. Lo zucchero grezzo di canna (quello del commercio equosolidale, per intenderci) ne condivide le stesse proprietà, ma il suo dolce è più moderato (meno tossico) e la sua natura tiepida; produce quindi meno ristagni e meno Umidità. Consumato a piccole dosi esplica in pieno le virtù del dolce, nutre M/ST, il Qi, lo Xue, gli JinYe, armonizza il Qi. Anche questo è povero di Jing.
miele
E’ molto ricco di Jing, svolge le azioni dello zucchero grezzo, sottolineando specialmente quella di umidificare, in particolare il Polmone e gli intestini, e quella di nutrire lo Xue che si manifesta calmando la mente. Il miele raffinato è di natura tiepida, quello grezzo di natura neutra.
sale
Come lo zucchero, è da considerarsi più un rimedio che un alimento; è di natura fredda e di sapore salato, associazione molto Yin, di cui esprime per eccellenza tutte le azioni: tonifica lo Yin del Rene, modera lo Yang del Fegato, favorisce la discesa del Qi dai Polmoni al Rene, fa scendere il Qi in generale, raffredda il Sangue, ammorbidisce. Aggiunto quando opportuno ai piatti in piccole dosi esplica tutte queste funzioni, più quella di dirigere le azioni dei cibi assunti contemporaneamente verso il Rene. Consumato in quantità eccessiva indebolisce il Rene, manifestando problemi ai Mai (disturbi circolatori e ipertensione), al Sangue e al colorito, indebolisce ossa e muscoli, rende difficile la concentrazione; perverte anche le azioni precedenti, ostacolando la discesa del Qi (tosse) ed asciugando (sete), indebolisce lo Yin del Rene e rende iperattivo lo Yang di Fegato. Questa azione può essere moderata dall’uso di spezie calde ed aromatiche, che attivano la circolazione e diffusione, equilibrandone in parte il freddo.
alcool
Di natura tiepida ha le proprietà dei tre sapori Yang, dolce, amaro, piccante; ma la sua caratteristica principale è quella di attivare la circolazione del Qi, facendolo muovere soprattutto in alto e verso la superficie. Per questo motivo l’alcool è spesso il veicolo di somministrazione di preparati che devono agire in questa direzione; più spesso ancora i rimedi stessi vengono esauriti in alcool, mediante macerazione, dando alcolati e tinture che trasferiscono ai rimedi così preparati la qualità di dirigere la loro azione in alto e fuori, o di portare in alto e fuori ciò che deve essere eliminato in questo modo; ad esempio espellere il freddo attraverso la pelle ed il Polmone. Per quanto riguarda l’alcool di consumo alimentare (o voluttuario) è opportuno effettuare alcune distinzioni. I superalcolici hanno la stessa azione dell’alcool degli alcolati e tinture, si possono consumare in piccole quantità quando l’azione descritta non risulti nociva, o sia addirittura desiderabile. Si ricorda che l’effetto riscaldante dei superalcolici è dovuto più alla mobilizzazione verso la superficie delle energie interne che ad un apporto di Yang dall’esterno (che c’è ma è piccolo). Inoltre tendono a mobilizzare molto il Qi del Fegato, facendolo salire verso l’alto; visto la tendenza ad avere spesso patologie da Fuoco (o almeno Yang) di Fegato che divampa in alto, questa azione è solitamente dannosa. Potrebbe essere utile in caso di Stasi del Fegato senza segni di calore in alto, eventualità più teorica che di pratico riscontro. Vino e birra contengono più liquidi e più zucchero, solitamente come residuo del succo della frutta, o dei cereali, poi fermentato; esplicano in modo più contenuto le azioni precedenti, a cui associano quella di umidificare, col pericolo di produrre Umidità-Calore. Il vino rosso è di natura quasi calda, di sapore piccante e amaro; molto efficace nell’attivare il movimento del Qi (tratta le Stasi) scalda decisamente meno dei superalcolici. il vino bianco è appena tiepido, meno piccante, ma dolce e acido; poco efficace nell’attivare i movimenti del Qi, umidifica molto; quando questa produzione di liquidi sia eccessiva rispetto alle necessità, la Milza resta molto impegnata nella sua mobilizzazione e metabolizzazione, con i soliti rischi di originare Umidità e Tan. La birra è di sapore amaro, ma di natura fredda, per cui blocca le circolazioni invece di attivarle; se lo Yang della Milza non è particolarmente fiorente la formazione di Umidità-Freddo è usuale. Pertanto il suo uso è sconsigliabile, tranne nelle situazioni in cui si abbia Calore associato a Secchezza, sia all’interno (ad es. Calore di Stomaco con forte sete) che all’esterno (ad es. Calore estivo con sete e bocca secca) L’abuso di alcool, in qualunque forma, oltre a dare grave intossicazione se protratto nel tempo, disperde l’energia dell’organismo verso l’esterno; dà una sensazione immediata di accresciuta vitalità e lucidità a cui ben presto segue una sensazione di spossatezza e di malessere. Un consumo moderato (ad es. uno o due bicchieri di vino durante il pasto) può essere utile per attivare lo Yang e stimolare le circolazioni nell’organismo (ad es. la diffusione delle sostanze estratte dai cibi). Va assolutamente evitato in caso di deficit dello Yin o iperattività dello Yang.
caffè e tabacco
Come l’alcool sono di natura tiepida, quasi calda, e muovono molto il Qi verso l’esterno; assunti senza moderazione attivano eccessivamente lo Yang con segni di Calore e disperdono il Qi vero l’esterno, danneggiando così sia lo Yin che lo Yang. Rendono entrambi disponibili al consumo per far fronte alle necessità dell’organismo, me ne stimolano anche la dissipazione verso l’esterno. Una tazzina di caffè sveglia e renda attivi, non perché fornisca energia, ma perché la mobilizza rendendola disponibile per il consumo. Anche qui un consumo moderato, che tenga conto della situazione dell’individuo in quel momento, non solo risulta non nocivo, ma può essere utile. Restano comunque decisamente valide tutte le ragioni per vietare il fumo ben note in occidente.
