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MEDICINA

CINESE


Gli Oli Essenziali

 


 

​​​Nell’ambito della Medicina Cinese Classica vengono considerati tre livelli di Qi:

Wei Qi, il Qi che governa i rapporti con l’esterno, Qi difensivo che protegge l’organismo dalla intrusione di energie che il corpo considera patologiche, ma anche il Qi che stabilisce una relazione con il mondo che ci circonda, il Qi che attiva i muscoli ad andare nel mondo, a manipolarlo, ad abbracciarlo, il Qi che nasce dalle sensazioni ricevute dagli organi di senso e che ci attiva ad andare verso il mondo o a fuggirlo, il Qi che riceviamo dal mondo esterno ed il Qi che irradiamo nel mondo attorno a noi. In sostanza il Qi che esprime la nostra interazione con tutto ciò che è esterno al nostro corpo.

Ying Qi, il Qi che esprime il nutrimento che viene diffuso in tutte le parti del corpo, nutrimento che si origina a partire dal cibo e dalle bevande che ingeriamo, che opportunamente trasformate ed assimilate diventano appunto Ying Qi; è anche il Qi che si origina dalle nostre emozioni, intese come il nostro personale modo di prendere quello che ci accade. Se spesso possiamo scegliere i cibi con cui nutrirci, la cultura cinese pensa che raramente possiamo scegliere quello che ci accade, raramente possiamo determinare i fatti e gli accadimenti della nostra vita; possiamo però accettarli e tentare di farne un nutrimento vitale, oppure rifiutarli e trarne un nutrimento che ci intossica: Ying Qi è anche questo nutrimento.

Yuan Qi, il Qi costituzionale, pre-natale, genetico, che esprime quello che ci è dato alla nascita, quello che siamo da un punto di vista strutturale, considerando non solo la struttura fisica ma anche quella psichica; è il dato di partenza, sul quale costruire tutto il cammino rappresentato dalla nostra vita. Cammino che potrà anche portare a modificare il dato di partenza cammin facendo.

Applicazione sui canali

            Le modalità di utilizzo degli Oli Essenziali sono svariate, ma quella che ci interessa più da vicino è la loro applicazione sui punti dei vari canali, non solo di quelli cosiddetti Principali, ma anche di tutti gli altri. Esiste una relazione specifica tra ogni categoria di canali e i tre Qi visti in precedenza, e applicare un olio sui punti di un tipo di canale piuttosto che su di un altro costituisce un modo fondamentale per scegliere su quale Qi agire.

La wei qi è rappresentata dai canali tendino-muscolari (jin jing), che sono i più superficiali e costituiscono il proprio modo di andare, muoversi nel mondo.

            La ying qi, che circola più in profondità, è rappresentata dai canali luo, che hanno uno stretto legame con le emozioni e con il sangue, sia in senso fisico che energetico, particolarmente nel promuoverne il rinnovamento.

            La yuan qi è rappresentata dai canali extra-ordinari (qi jing ba mai), che si sono attivati durante la gestazione per creare il nuovo essere e restano poi anche da adulti vie di diffusione della yuan qi.

            I canali principali (jing mai) riassumono tutte queste funzioni, vengono così a collegare la ying qi con la wei qi. Questa funzione è bene espressa dal loro decorso, che si compone di tratti superficiali e di tratti profondi, che vanno a contattare gli zang-fu.

            I canali distinti (jing bie mai) sono il collegamento tra la wei qi e la yuan qi, la superficie con la originalità profonda, collegando interno ed esterno.

Le parti della pianta

             Gli Oli Essenziali rappresentano l’essenza della pianta, e possono essere molto potenti nell’interagire con tutte e tre le componenti del Qi viste sopra; solitamente gli Oli Essenziali provengono da una parte ben precisa della pianta (radici, corteccia, resina, foglie, fiori, semi) e ognuna di esse si relaziona in modo specifico con ciascuna delle tre energie viste.

Inoltre ogni parte della pianta assume un significato particolare nei confronti della situazione che può aver causato il blocco o la turba del Qi considerato; ad es. le radici esprimono il radicamento, in particolare dello Yang che fugge in alto; la resina la cura delle ferite, emotive, che non riescono a rimarginare; le foglie il nutrimento, soprattutto quello emotivo; la corteccia esprime la protezione nei confronti del mondo, che può mancare od essere eccessiva; i fiori esprimono la capacità di sbocciare, e quindi di cambiare il nostro atteggiamento nei confronti della vita; i semi la nostra origine, e quindi la costituzione e la crescita.

            La scelta della parte della pianta da utilizzare risulta così di fondamentale importanza.

 

Caratteristiche di base

            Prima di passare all’esame dei criteri di scelta degli oli e dei punti da utilizzare per trattare una situazione concreta, è fondamentale esaminare le varie caratteristiche di base che contraddistinguono un Olio Essenziale, perché saranno queste a guidare la scelta.

            In primo luogo è da considerare il profumo, non tanto per le sue qualità organolettiche, quanto piuttosto per la sua intensità, per il modo di colpire i recettori olfattivi; il profumo infatti agisce soprattutto sulla componente emotiva della turba, e agisce su tre livelli diversi:

            Intensità leggera, interagisce con la componente inconscia delle emozioni, quella che potremmo definire stato d’animo, un atteggiamento emotivo spesso presente, di cui quasi non ci si rende conto e che sembra ovvio senza che si sappia trovare un motivo per la sua presenza.

            Intensità media, interagisce con la componente conscia delle emozioni, quella reazione che si ha di fronte ad un certo avvenimento, e di cui si è consapevoli, quella che è usualmente chiamata emozione; spesso si vorrebbe reagire in modo diverso, non se ne è capaci, ma se ne è consapevoli.

            Infine un profumo molto intenso agisce su quella che si potrebbe chiamare la personalità emotiva, qualcosa di legato alla costituzione nel proprio modo di reagire emotivamente; come quando si scopre di avere atteggiamenti simili a quelli della propria madre, che non si sopportavano e da cui si è cercato di distinguersi.

             In secondo luogo vi è la rapidità di evaporazione, che da una parte determina la frequenza di applicazione, dall’altra fornisce importanti specifiche sulle funzioni e sulle modalità di azione di un olio essenziale: un olio che evapora molto rapidamente tende a svegliare la psiche, ad aprire i portali, e ad agire sull’aspetto più superficiale del sistema energetico; uno che evapori molto lentamente agirà sulla parte più profonda del sistema energetico, tenderà a radicare e rilassare, ad avere effetto calmante; nel caso intermedio avrà effetto nutriente, agendo soprattutto sul sangue e sulle emozioni.

             Infine è opportuno tener conto anche di quelle caratteristiche comuni con le categorie della farmacopea, come la natura e il sapore, che mantengono una loro rilevanza anche se non verrà mai presa in considerazione la possibilità del loro uso per via orale, essendo gli effetti molto potenti e potenzialmente pericolosi, in ogni caso di competenza della farmacopea..

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