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QI GONG

Significato

Prima di addentrarci negli aspetti per così dire tecnici, vorrei presentare il Qi Gong come un viaggio, fatto in nostra compagnia ed all’interno di noi stessi; non alla scoperta del mondo o di qualche meraviglia del paesaggio e simili, ma di noi stessi. Inoltre in questo viaggio la meta non è nota, non sappiamo dove andremo e cosa troveremo, semplicemente imbocchiamo una strada che ci sembra interessante e vediamo dove ci porta; non solo, ma la meta raggiunta è molto meno importante del cammino per giungervi: partiamo alla ventura, curiosi e pronti a tutto, curiosi sopratutto di quello che incontreremo cammin facendo, non tanto di dove andremo a finire. Questo è l’atteggiamento con cui affrontare questa avventura che è la pratica del Qi Gong; poi avremo guide, cartine, aiuti e consigli, ma il cammino sarà percorso in compagnia solo di noi stessi, andando alla scoperta del nostro corpo e di noi stessi in modo nuovo e impensabile ora.

            Dal nostro punto di vista risulta una ginnastica dolce, molto elegante, armoniosa,  quasi una danza che, lavorando senza sforzo sulle articolazioni e sulla elasticità dei muscoli e dei legamenti, risulta estremamente dolce ma molto potente; consente di ritardare il processo di invecchiamento mantenendo il corpo sciolto ed agile.
            Le articolazioni sono i luoghi in cui lo scorrimento del Qi all’interno del corpo risulta più difficoltoso, in modo analogo alle rapide o alle anse strette di un fiume; qui più facilmente si manifestano turbe (solitamente di origine interna) che bloccano o rallentano il fluire del Qi. Come sempre in Medicina Cinese questi blocchi hanno significato non solo corporeo (riduzione della mobilità, e quindi della capacità di far fronte e situazioni esterne che richiedano azione fisica), ma anche psicoemotivo (riduzione della nostra flessibilità interiore, come capacità di reagire a nuove situazioni od avvenimenti, modificando il nostro atteggiamento in modo da poterli volgere a nostro vantaggio); si diventa sclerotici, in entrambi i sensi.
            Uno dei segni che accompagnano l’invecchiamento e costituito dal progressivo irrigidirsi delle articolazioni e di tutto il corpo; dal punto di vista della Medicina Cinese non è tanto l’invecchiamento che determina questo segno, quanto piuttosto è l’irrigidimento progressivo che causa tutta quella seria di segni di progressivo degrado delle funzioni del corpo (e della mente) che accompagnano l’invecchiamento. Il miglioramento della mobilità articolare è un segno della rimozione di queste ostruzioni (almeno in parte), e quindi un aiuto ad invecchiare in buona salute.

            Il Qi Gong, riequilibrando ed armonizzando la circolazione del qi, consente anche di:
- migliorare il coordinamento dei movimenti, l’equilibrio, 
- rendere più corretta la nostra postura in piedi e seduta, 
- migliorare il tono e l’efficienza dei muscoli, rendendo più sciolte le articolazioni.
            Inoltre l'armoniosità dei movimenti, dolci, misurati e rilassati, ma molto potenti, sviluppa una nuova grazia ed eleganza nel portamento.
            In particolare questa azione è svolta dalla pratica dinamica; quella statica (molto simile allo Zhang Zhuang Gong) ci guida a portare attenzione all’interno di noi stessi, ad ascoltarci, ad imparare a star bene con noi stessi, ad accettarci per quello che siamo, ad attingere forza dal nostro interno per affrontare il mondo esterno, aiutandoci così a riequilibrare quelle turbe interne che si manifestano poi nelle articolazioni.

Associazione Culturale Tao Shiatsu - Via N. Sauro, 2 - San Giorgio su Legnano (Mi) - Tel. 338.501.6037

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